Un dibattito in libreria su Carnefici, il libro in cui il giornalista pugliese sostiene l'ipotesi del genocidio dei meridionali dopo l'Unità
Il carteggio inedito di Enrico Guicciardi, il prefetto di ferro amico di Padula, ammirato dai calabresi e temuto dai potenti
Il giornalista e studioso Giancristiano Desiderio rivede le vicende del terribile Ferragosto 1861 sulla base dei documenti d'epoca e di fonti successive, finora mai smentite, in un libro di prossima pubblicazione, di cui racconta in anteprima i contenuti salienti. I bersaglieri non sterminarono la popolazione del paese beneventano né operarono una rappresaglia per vendicare i loro commilitoni sterminati l'11 agosto dai briganti che avevano occupato il paese con l'aiuto dei suoi abitanti. Fu solo un'operazione di pubblica sicurezza. Le tesi di chi parla di sterminio, secondo lui, sono solo speculazioni a scopo politico (è il caso dei neoborbonici) o commerciale (come per i "revisionisti" antirisorgimentali). Duri i giudizi anche sul brigantaggio («Un fenomeno complesso, essenzialmente criminale») e sul legittimismo («Solo propaganda»).
Roberto Vaccari racconta la vita del generale Cialdini in maniera equilibrata, ben distante dall'acredine dei neoborbonici
Non convince il libro dedicato dal giornalista napoletano alla tragedia del Sud dopo l'Unità. Altro che eroi, furono banditi
A Civitate i normanni vinsero la coalizione italo-sveva inviata dal papa. Il celebre scontro rivive nel racconto di Edoardo Spagnolo
Ancora attuale il libro di denuncia del caposervizio di Panorama. La politica è l'imputata principale. Ma mafie, sindacati, ecologisti e nostalgici le fanno concorrenza...